MAESTRO NORDICO ATTIVO IN ITALIA NEL XVII SEC.
"Natura morta con cacciagione e animali vivi"
Olio su tela 93x132 cm

Opera straordinaria nell’ambito della Natura Morta italiana del seicento. I riferimenti morali sono evidenti e chiaramente
declinati dal rapporto tra animali morti e animali in posa. La furba volpe e gli uccelli dal nobile piumaggio sono frutto di caccia,
i loro corpi inermi giacciono per terra mentre i meno appariscenti e umili faina, gallina e la gazza ladra sono descritti in vita,
nel registro superiore della composizione. L’estrema resa naturalistica e la ricercata espressione dei pur minimi particolari conduce
l’opera alla mano di qualche grande maestro d’oltralpe attivo in Italia,
visto che alla fredda luce nordica preferisce permeare la scena di un chiarore aureo, caratteristica che contradistingue
Jacobus Victor, Jacob van de Kerkhoven detto Giacomo da Castello e Franz Werner Tamm detto Monsù Daprait nel loro periodo italiano.